A Verona, io c’ero!

Solo a me poteva capitare di stare alla FNAC dalle 16.30 e poi non riuscire a sedermi e riuscire a farmi scavalcare da gente arrivata molto dopo, in particolar modo da signore “agèe” che si sono accanite ad occupare tutti i posti residui oltre quelli dove c’era già gente seduta (circa la metà), ma tant’è, non era sedersi la cosa più importante, anche se avrei preferito stare un po’ più comoda. La gente è davvero tanta in uno spazio così piccolo, e tra l’altro ci viene subito detto che l’impianto di riscaldamento ha un guasto tecnico, e quindi non si riesce ad abbassare, per cui……soffocheremo!

Vorrei che per magia sparisse tutta la gente che è lì per semplice curiosità, e quella che vuol vedere da vicino il vincitore di Sanremo, e quella a cui va bene vedere chiunque, purchè sia passato in televisione, ma soprattutto chi il giorno dopo tornerà per vedere Nek, ma mi accorgo che siamo in democrazia e ciò non si può fare, e poi, se voglio essere sincera con me stessa, con voi e soprattutto con Simone, forse anch’io due mesi fa alla Gran Guardia sono andata per curiosità a vedere lo spettacolo di Simone “Centro d’Igiene Mentale”, anche se spinta da diverse motivazioni, la prima che le canzoni che conoscevo mi piacevano già, la seconda, che anche le canzoni che non conoscevo mi avevano detto che erano molto belle, ma vi è anche una terza, e cioè la tematica dello spettacolo, quando ho letto ciò che Simone avrebbe fatto la cosa mi ha incuriosita…

…beh, e non sottovaluterei il fatto che lo spettacolo fosse gratis, che quando sono uscita da là mi son detta “A volte spendi un sacco di soldi per delle cag*** di spettacoli, questo, che è stato VERAMENTE BELLO, è un concentrato di poesia, divertimento, riflessione,e l’ho visto GRATIS!!!” Quindi, la curiosità fa bene, purché non sia fine a sé stessa.

La cosa che davvero mi stupisce è il tipo di persone che sono alla FNAC, pensavo di trovarmi prevalentemente in mezzo a persone fra i 30 e i 40 anni, più qualcuno al di sopra e qualcuno al di sotto di tale fascia, ma già nell’attesa riscontro che c’è un folto numero di ragazzi e ragazze che hanno dai 18 anni in su, e la cosa che più mi stupisce è che molti di loro hanno in mano il libro, che già hanno letto, pur essendo uscito da circa un mese, e che da quel po’ che ho letto, non avrebbe le caratteristiche per essere un best seller, non avvicinandosi né a Dan Brown né a Moccia, ma che parla di vite “rinchiuse”, “annullate”, “marchiate”.

Quel che davvero mi meraviglia sono le ragazze, con rose bianche e rosse da regalare a Simone, con lettere, regali, ragazze che sanno già i ritornelli delle sue canzoni; hanno creato un altro divo o dietro questo sentimento c’è dell’altro? Già, perché Simone non si presenta come sex symbol, voglio dire, è un ragazzo molto carino, dolce, con un sorriso disarmante e disarmato, ma non ha l’aspetto tenebroso di uno Scamarcio, o da “pariolino” tipo gli “Zero Assoluto”, né da poeta maledetto stile Grignani. Voglio ottimisticamente pensare che ci sia da parte dei più giovani voglia di pensare e di rispecchiarsi in personaggi che hanno qualcosa da dire, il cantante o l’attore “figo” non bastano più.

Riflettendo, poi, sul perché sia tanto amata “Ti regalerò una rosa”, la risposta che mi dò è che è una canzone scritta bene e con un ritornello orecchiabile e d’impatto, ma non solo: tutti dicono che è “una canzone sui matti”, ma non è una canzone sulla legge 180, e delle condizioni dei malati nei manicomi parla solo in parte, piuttosto io la vedo come una canzone d’amore, un amore infelice, ma che rivendica da parte del matto il suo diritto ad amare, a provare dei sentimenti, quelli che la società dei sani gli vuol togliere, dopo avergli tolto tutto.

Era un po’ questo il senso della domanda che ho fatto a Simone sul “temere di essere etichettato come quello che ha vinto Sanremo con una canzone che parla di matti”, e che mi rendo conto di non avergli posto come avrei voluto, voglio dire, credo che bisogna guardare un po’ oltre, perché anche se quello verso i matti è un interesse che Simone ha mostrato con il suo lavoro (lo spettacolo, il libro, il documentario, e le cose che fa nella sua vita), sarebbe un peccato fermarsi solo a quello e non guardare il resto della sua produzione “artistica”, e direi che se vogliamo parlare solo del suo ultimo CD, “La Risposta” e “Legato a te” sono davvero dei capolavori, come lo è per me anche “Monet” dove, a differenza di “Ti regalerò una rosa”, c’è una visione dell’amore idilliaca e solare, ma senza banalità (cuore/amore).

emmegi

  • anch’io c’ero a verona…. ed ero anch’io lì.. giovane.. con il libro fra le mani.. letto…. fino a poco più di metà…. ero lì.. come tutte…. simone trasmette la vita e l’amore, molto di più di quanto moccia o qualsiasi altro possa fare. Perchè lui racconta verità, racconta i posti dove ha visto la vita annidarsi nel tentativo di sopravvivere….

  • rieccomi!
    a Verona c’ero anch’io ad ascoltare Siomone!
    certo alla Fnac hanno sempre dei grandi ospiti!
    dai vorrei conoscervi voi anna,ammegi o altri!!!!!
    voglio allargare il mio giro di amici!!!!!!!!!!!!!!!!

  • oi
    chi di voi verrà ad ascoltare simone a Mantova??

  • Io vorrei andare!

  • sono d’accordissimo con tutti voi. Simone è una persona degna di essere famosa xk ha qualcosa dentro ke nn è in tutti! nn so come spiegarmi…è così “umano” e anke se è ormai famoso nn si distacca da noi gente comune come tanti altri personaggi ke invece nn hanno niente e magari sono diventati famosi x fortuna, o forse xk rispecchiano tutte le caratteristiche di un “divo” semplicemente x essere volgari antipatici e belli! x me Simone è l’eccezione ad una regola stupida ed insignificante! l’eccezione di cui molta gente ha bisogno per sconfinare dagli schemi ed andare dietro ai loro sogni e alle loro passioni!
    il 29/04 il C.I.M. viene a Bari e ci vorrei andare, ma il problema è ke nn sono ancora maggiorenne per cui mi serve un accompagnatore ke nn riesco a trovare…speriamo nel caso, o nella fortuna!

  • Emmegi!
    benissimo allora andiamo insieme a Mantova ad ascoltare Simone?

  • ciao emmegi e complimenti per questa “recensione”… è bellissima! Mi sa che non lascerò tanto presto questo blog!

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