L’analiticaMente di Matteo
Senza (di Cristiano Sciascia): inno potenziale di una generazione “in fuga” ma “senza”… mezzi.
Studentessa universitaria: “E’ tutto cinema, cinema, cinema…”
Vorrei cantare come Biagio: un classico, destinato a molteplici rivisitazioni.
Fabbricante di canzoni: titola l’album e condensa (secondo me) molti dei gusti “armonici” di Cristicchi e della sua vena satirica.
L’isola: un intro alla Manu Chao, ma poi il brano fa ciao con la mano e salpa per un’isoletta greca. Una specie di reggae molto elegante, cartolina viva di una vacanza. Parole essenziali per ricordi essenziali
La Filastrocca della Morlacca: (la mia preferita) perché “la vita non è solo un carnevale”, ed il lato magico di questa vecchia strega di paese è una specie di “amuleto” musicale che ci lega al nostro passato, contadino, rurale, notturno…..
Ombrelloni: canzone/parodia al cubo. Chissà quando gli capiterà di cantarla “all’arena numero cinque di Riccione”….
A sambà: un brasiliano macheronico per esprimere la nostalgia della “Citta eterna” in chiave multiculturale…
Stupidowski: l’uomo medio di massa in un pastiche musicale (tra Franco Battiato e Samuele Bersani)
Sul treno: vera canzone d’amore moderna, “..sono un pendolare per amore, perché il mio cuore non ha binari, mi fa deragliare”
Angelo custode: “un amore impossibile” tra un custode ed una statua, in filigrana si potrebbe scorgere lo stesso Cristicchi “innamorato” della Storia dell’Arte….
Questo è amore: un brano prezioso scritto da Sergio Endrigo e cantato in duetto; una fortuna che certe affinità s’incontrino. Personalmente trovo il testo di Endrigo molto vicino all’immaginazione autoriale di Simone. Nella melodia, aperta e luminosa, dell’indimenticabile Sergio, echi armonici “alla Battiato”. Ancora affinità d’ingegni.E poi c’è… Rufus!
[ndr: l’inizio è sul Blog ColtiSbagli di Matteo]
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