Blog che parlano della Studentessa

Da Medea, per esempio, se ne parla:

Il tormentone musicale di questa estate è stato Simone Cristicchi con la sua “vorrei cantare come Biagio”, ha vinto anche dei premi, oggi o da qualche giorno è uscita un’altra sua canzone, a me non dispiace perché è uno spaccato di vita…

Oppure su fermentigattici:

Ed ora ci ripenso, invece. Merito del nuovo (più bel) singolo del cantante, “Studentessa universitaria”, che al cantante da tutta una luce diversa. Una canzone “semplice”: basta questa parola per definirla. Non banale, no. Semplice, semplice come quelle piccole cose di ogni giorno che ti sfuggono, come i fichi d’india che crescevano disordinati ai bordi delle strade, il pane caldo, gli occhi neri di una donna ferma sulle scale, gli occhi di tua madre. Semplice come il ritmo gioioso di una festa di paese, con le fisarmoniche suonate dagli anziani e la gente che balla scalza e le gonne lunghe da gitana che s’alzano e si allargano e ruotano, roba d’altri tempi. Semplice come gli amici che hai e quelli che troverai. Semplice come gli amici che hai perso e perderai. Semplice come la vita. E adesso aspetto con piacere “Fabbricante di canzoni”, il suo nuovo album in uscita il 23 settembre.

Ma anche Achille:

[…] vi confermo che ho spostato la mia radiosveglia e ogni mattina apro gli occhietti con colui che già fu il mio trashologo di riferimento: Tommaso Labranca. Devo dire che il nostro mi sa ripagare. Perla di oggi: “No veramente, io quando sentivo che voleva essere come Biagio Antonacci a Cristicchi lo volevo uccidere a mani nude, ma questa nuova canzone è un capolavoro, un esempio di poesia neocrepuscolare”. Ora io la canzone di Cristicchi l’avevo sentita, e mi sembrava un impressionante insieme di luoghi comuni scaduti e diventati poco credibili, ammorbati da un finale alla sarasvegliatieprimavera di Venditti. E però Labranca mi ha fatto riflettere: è una canzone, non un’indagine sui giovani d’oggi, è una storia. Ed è triste, sfigata, angosciante, senza speranza. Forse è davvero un capolavoro.

E Franny_Spring:

Quante ragazze si saranno identificate in questa canzone! Sicuramente io sì, la nostalgia di casa, degli amici, giorni interi sui libri a ripassare le lezioni, i professori assenti, la fila per i documenti…specchio preciso della vita universitaria. Un po’ mi manca in certi momenti questa parte della mia vita: stavo costruendo il mio futuro, stavo maturando, stavo conquistando la mia indipendenza.

Come pure Ludik:

In questi giorni alla radio passa spesso una canzone sfigatissima e angosciante che si chiama “Studentessa universitaria”. La canta quello stesso Cristicchi che questa estate avrei strangolato volentieri mentre sentivo che voleva cantare come Biagio Antonacci. Ma ora questo suo pezzo – credetemi – è quasi un capolavoro.

NB – questo post sarà aggionato con links ai blog che parleranno della “Studentessa Universitaria”. Chi vuole può segnalarli anche nei commenti qui sotto.

[PS – Il Blog, come la vita, va avanti. Per ricordare Sergio Endrigo ed anche perché non sembri una mancanza di rispetto e di stima far seguire altri post in questo di giorno di lutto, abbiamo deciso di creare qui a lato uno spazio permanente nel Blog senza lacci a lui dedicato. Un piccolissimo segno di affetto, per una persona speciale, generosa e gentile, come dice chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona. Ed un grande artista, come tutti sanno.]

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