Tu cosa ne dici? – la recensione di Luca Stratta

Ecco la recensione che Luca ha inviato per il contest:

Prima di scrivere la mia opinione, ho voluto ascoltare, riascoltare e “studiare” il disco un bel po’ di volte.
Cercherò di essere più conciso possibile, esaminando singolarmente ogni traccia.

1) Mi Manchi – Melodia rilassante, ideale da ascoltare la sera, oppure in macchina verso il mare.

Le luci del tramonto sono il perfetto scenario per descrivere “la mancanza”.

Testo poetico, ma allo stesso tempo, semplicemente pieno di amore.

2) La Prima Volta (Che Sono Morto) – Geniale, innanzi tutto. La base accompagna perfettamente il testo, è una marcia che scandisce il tempo che scorre, proprio come la vita di ognuno di noi.

Aiuta ad amare la vita e a fare le cose che ci rendono felici, perché, tristemente, l’unica certezza della vita è la morte.
Geniale il dialogo con il nonno e la conseguente offerta di un gelato (di tutta risposta).

3) Canzone Piccola – Da dedicare alla compagna di una vita.

4) Laura – Sono fan di Laura fin da bambino, non guardo la tv generalista, nè molti film, lei è una delle pochissime persone appartenute al mondo dello spettacolo che rispetto, perchè ha fatto una scelta di vita ben precisa e si è rialzata da sola, nonostante tutto ciò che ha passato.

Ora è libera di essere se stessa, pur avendo poco a livello materiale, è felice.

In passato era splendida a livello fisico, ora lo è a livello umano. Paradossalmente, è più “ricca” oggi di 20 anni fa.

Si meritava un omaggio musicale. Un omaggio che “facesse rumore” in maniera indiretta, non uscendo come singolo.

Questa traccia è veramente una perla, riguarda un pò tutti noi, perchè finchè la torta è sul tavolo, i “finti amici” rimangono seduti a mangiarla, appena finisce, si alzano e spariscono. Triste, ma vero.

5) Magazzino 18 – Commovente. Capolavoro assoluto. Solo uno come Simone poteva comporre un testo simile.

I commenti in questo caso sono superflui, si fa prima ad immergersi nella “magia” della traccia.

6) Cigarettes – Tratta un tema molto delicato come l’immigrazione in maniera diretta e leggera allo stesso tempo. La base è perfetta, geniale l’introduzione nel ritornello di “tu vuò fà l’americano”, calza a pennello anche il commento di Nino Frassica.

7) Senza Notte Né Giorno – Tratta il tema sconvolgente dei luoghi pericolosi nei quali molta gente si trova a dover lavorare per vivere, e dove tristemente, ci lascia la pelle, come appunto le miniere.

Il ritornello ha una melodia rilassante e fa viaggiare con i pensieri.

8) Scippato – A parer mio la canzone più sorprendente e toccante dell’album. Il testo parla da sé, fa più rumore di un’esplosione. Tema delicatissimo. Superfluo ogni commento.

9) La Cosa Più Bella Del Mondo – Certe cose ci cambiano la vita, e questa canzone descrive perfettamente ciò che si prova dopo un incontro magico : il mondo di fronte ai nostri occhi può cambiare completamente prospettiva, in meglio.

10) I Matti De Roma – Racconta di quanto un luogo sia reso caratteristico soprattutto dalle persone che ci abitano. Esse, infatti, diventano “storiche” e conosciute da tutti.

11) Le Sol Le Mar – Ritmo accattivante, testo molto provocante e veritiero. Descrive perfettamente il nostro paese, in modo ironico.

12) Il Sipario – Come da titolo, chiuso il sipario,…….è finita.

13) Testamento – Giusto omaggio al poeta Mauro Marè, molto riflessivo.

Che dire dunque, un disco “fuori norma” rispetto alla maggioranza di quelli che ci propongono da molti anni a questa parte le case discografiche.

Un disco per palati fini, per persone riflessive che rimangono ancora sorprese dalla bellezza (in tutte le sue forme) e dalle cose semplici, dirette e pure.

Complimenti a Simone per lo splendido lavoro, per aver continuato, in tutti questi anni, a portare avanti l’arte vera, dando un senso alle parole e creando poesie rigeneranti per l’anima.

Luca (“Cristicchiano” Convinto fin dai tempi di “Fabbricante Di Canzoni”).

  • Grazie, ti gà parlado di quele tere meravigliose vendude per una cadrega!!!
    Pace lucia

  • Non conosco l’inglese

  • Par cus’ée ca l’è ul prublèma ca t’a cugnüssat mëa l’inglées? Par “contest”? A l’ée ‘na gara, un curcüürs, Lucia: strimìssét mëa 😉
    (Una battuta in simpatia tra i nostri dialetti, ché suonano simili. E un saluto. Loh )

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