Al circolo Ohibò di Milano…. io c’ero!

Ecco cosa scrive Andrea “Camicius” dopo lo spettacolo di Milano di domenica 9 dicembre (tratto dal suo BLOG)

Foto di Tabata

Cristicchi, i soldati, la guerra

Per una serie di circostanze bizzarre domenica sono finito a Milano in un circolo Arci a vedere uno spettacolo teatrale di Cristicchi. Sì, quello che voleva cantare come Biagio Antonacci.

Non avevo cercato grandi informazioni in merito: il tema mi interessa (visto il progetto* che sto portando avanti), e qualunque cosa fatta dal vivo mi affascina.

Insomma, il circolo Arci era un posto un po’ bizzarro con un po’ di gente strana (noi compresi), il teatro era piccolo, ma accogliente, e la piadina con la birra per cena era buona.

Lo spettacolo ha lasciato a bocca aperta (e con le lacrime agli occhi).
Un’ora e venti, inchiodati alle sedie senza quasi respirare, una cosa quasi incredibile.
Il testo è complicato, intenso, faticoso. Simone Cristicchi, che io conoscevo come cantante, è un attore di primo livello, e può tranquillamente essere messo a fianco di Marco Paolini.
Ha la capacità, senza utilizzare nessun tipo di scenografia (e in questa occasione, anche senza costumi di scena) di portarti come in un film a vivere le situazioni tremende della disgraziata campagna di Russia, a fianco dei fanti della divisione Torino, peggio armati e peggio preparati all’inverno russo delle truppe alpine.

Se avete occasione di andare a vederlo, andateci. Spero che, visti i risultati di pubblico e critica del suo omologo Paolini un lavoro così possa avere una risonanza maggiore, facendo conoscere un lato nascosto della personalità di un artista che non è solo cantante, ma anche attore di prim’ordine.

*
Il progetto di Camicius: tra qualche giorno sarà online il diario di guerra di suo nonno, pagine di vita della Seconda Guerra Mondiale (fronte, prigionia, battaglie, ritorno…) che il nipote ha deciso di far conoscere a chiunque voglia condividere la Memoria per farne Storia.

Foto di Tabata

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