Storie, dietro una canzone

Quattro minuti e 28 secondi è la canzone che Simone Cristicchi ha dedicato al pianista Luca Flores. E’ la storia di un animo sensibile, capace di trovare una consolazione solo provvisoria nei tasti bianchi e neri del suo pianoforte. Ecco, qui voglio invece ricordare un aneddoto personale che, forse, può spiegare uno dei tanti misteriosi percorsi che contribuiscono alla nascita di una canzone. E non solo di una canzone.

Era l’estate del 2004, un anno difficile per Simone: dopo 8 anni (sono anni e anni!) di provini, concorsi, concerti, di “gavetta” insomma, il sogno di fare della sua passione per la musica una professione sembrava devvero svanire. Come capita un po’ a tutti noi, in momenti simili di difficoltà è importante avere qualcuno che ci ascolti, con il quale potersi confrontare e confidare. Ci incontrammo allora qui, a casa mia, per fare due chiacchere, tra amici.

Simone mi aveva portato un regalo. Era il libro “Il disco del mondo” di W. Veltroni, dedicato appunto alla vita di Luca Flores. “Dopo vediamo insieme il dvd che è allegato, se ti va“. “Volentieri” – gli risposi. Non potevamo però mai immaginare, né io né lui, che 6 anni dopo Simone avrebbe inserito la canzone “Quattro minuti e 28 secondi”, e nel suo terzo Album! La vita è davvero imprevedibile, sì. Ed alcune canzoni, come probabilmente molto di noi che ancora non conosciamo, partono davvero da molto, molto lontano. Ma prima o poi, se nessuno schiaccia la lumaca, sì: arrivano.

[Max]

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