Antonella, laureata precaria (1)

In tempi record, la prima email ricevuta dal blog:

“Ebbene sì… lo ammetto sono una laureata precaria! Pensare che il giorno della mia laurea tutti mi chiamavano “dottoressa”, ma è bastato poco a trasformarmi in una laureata precaria! Il 7 dicembre 2004 mi sono laureata in Lettere Moderne (110/110) presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania. In quel periodo avevo molti sogni e soprattutto molti ideali!

Dopo anni di studio potevo finalmente aspirare a qualcosa di diverso dalla mia scrivania, effettivamente sognavo una cattedra! Oggi in parte il mio sogno si è realizzato ma è precario come me!

Grazie ad un contratto CO.Co.Pro. insegno in un ente che organizza corsi di formazione professionale e grazie ad un altro contratto Co.Co.Pro insegno in una scuola privata. Purtroppo sono consapevole che resterò una precaria a vita se il fato non mi aiuta a superare i famigerati test d’ingresso per la Sissis… Che cos’è? Potrei definirla in tanti modi, ma credo che dovrò autocensurarmi e limitarmi a definirla una scuola di specializzazione che devono frequentare tutti gli aspiranti docenti. Infatti non è sufficiente frequentare un normale corso di laurea universitario; un insegnante per essere veramente bravo deve:

pagare cinquanta euro per sostenere il test d’ammissione
– se sei fortunato superare il famigerato test a quel punto
– pagare 2500 euro per poter frequentare i corsi che ti permetteranno di diventare ufficialmente… un INSEGNANTE PRECARIO!!!

Questo significa che esistono tanti laureati precari, ma all’interno del mondo del precariato esistono tante sottospecie.

Quello del precario è un mondo difficile…
Un abbraccio
Antonella

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