Impressioni dopo il C.I.M. di Roma

L’erede di Giorgio Gaber si chiama Simone Cristicchi. Il vincitore del Festival di Sanremo incanta nella data di apertura del suo Centro di Igiene Mentale, uno spettacolo di teatro canzone che alterna ironia e riflessione.

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Un successo annunciato dal tutto esaurito che conferma le doti interpretative di Cristicchi che riesce ad essere credibile e a convincere sia musicalmente che come narratore-attore. In scena con lui due attori professionisti e il gruppo: Andrea Rosatelli al contrabbasso, Davide Aru chitarra e mandolino, Desirèe Infascelli fisarmonica e pianoforte, Olen Cesari violino.

[da rivistaonline.com]

Dopo il trionfo all’ultima edizione del Festival di Sanremo e l’uscita del suo nuovo album “Dall’altra parte del cancello”, l’ ‘Uno, nessuno, centomila’ della canzone, così come l’avrebbe definito Pirandello, che come lui si occupava della mente umana e delle impressioni, si è esibito in un monologo-concerto davvero toccante a Roma. E’ l’impressione di tutti è stata che Cristicchi non è solo bravo cantante, ma anche ottimo attore, calato perfettamente nella parte dei suoi amici ‘matti’, eccezionale nel mimare gesti, tic, smorfie, toni di voci, dolcezze e rabbia dei malati psichici. Un artista poliedrico e camaleontico, in grado di passare dalla riflessione alla canzone, dalla forte denuncia alla sottile ironia. Un genio della musica, un poeta che ha trionfato all’ultimo Festival della Canzone Italiana mettendo d’accordo tutti, pubblico a casa, giuria di qualità e critici musicali.

[da voceditalia.it]

  • ciao mi chiamo Grazia, insieme ad un amico abbiamo aperto un blog che si occupa di problemi sociali, ora abbiamo presentato il caso di 4 bambini con malattie rare che hanno bisogno di tutti noi perchè lo Stato latita…
    non ti chiedo un contributo finanziario ma soltanto un sorriso lasciando la tua firma nel blog…
    ….che la pace sia nel tuo cuore e la fortuna nei tuoi passi….

  • Recensioni notevoli, tutte quante… nuove testimonianze di un esordio in grande stile… e di un modo di trasformare l’Arte in reale racconto di vita che ha pochi precedenti per intensità, sensibilità, capacità di tratteggiare e comunicare emozioni, con asciutta sincerità e senza derive pietistiche. Simo può essere profondamente orgoglioso di quel che sta realizzando… e noi DOBBIAMO esserlo con lui… 😉

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