Il personaggio di Letizia

Con questo mio breve racconto voglio far rivivere un personaggio che è esistito davvero, l’ho conosciuto da bambina e tutt’ora ho dei bei ricordi su di lui, il suo nome era Omero.

Quando penso alla mia infanzia inevitabilmente spunta fuori l’immagine di Omero, un signore anziano ospite della casa di cura che quando ero piccola si trovava in fondo alla via dove abito. Era un omino alto, magro e con i capelli bianchi pettinati sempre alla Giulio Cesare. Aveva “perso ì capo”, così si dice dalle mie parti, perché un giorno rientrando a casa dal lavoro aveva trovato sua moglie a letto con l’amante e preso il fucile da caccia voleva sparare a tutti e 2!

Non gli piaceva starsene dentro l’ospizio e diceva: “io con quei vecchiacci pisciosi non ci sto!” Infatti uno dei suoi passatempi era passeggiare in su e in giù per la via gridando: “VIVA L’ITALIAAAAAAA!!!!” con tanto di saluto fascista! A volte lo si poteva udire anche alle 5 del mattino! E pure il merlo indiano della mia vicina di casa aveva imparato ad imitarlo in maniera perfetta! Gli mancavano quasi tutti i denti così parlava in maniera buffa, se gli domandavi: “Omero cos’hai mangiato per colazione?” Lui ti rispondeva: “ il cappellatte!” (il caffè-latte). Oppure bastava chiedergli una sigaretta che lui ti diceva: “ma che la pumi?” (ma che la fumi?)

Quando se ne stava seduto sulla panchina dei giardini pubblici a fumare le Nazionali senza filtro, noi bambine ci avvicinavamo e lui ci diceva: “bambine mie come siete belle! Vi canto una canzone: le belle dame, le belle dame si affacciano alla fiestra…” E noi zitte zitte ci sedevamo accanto a lui per sentirlo cantare…

[Letizia]

  • Ommammaaaaaaaaaa non credo ai miei occhi! Il mio raccontoooooo!
    Grazie, grazie mille Max un bacione te lo meriti!
    Lety

  • che bel racconto!mi sono venuti i brividi!complimenti!e anche se da un lato può essere triste…è davvero una bella storia!

  • Bellissimo racconto! E’ incredibile: i bambini, a volte così crudeli con i “diversi”, in questo racconto riescono a diventare come angeli che riconoscono la bellezza nell’apparente follia di un uomo sdentato, però capace di cantare per loro.

  • Che bello questo piccolo stralcio di vita vissuta… tenero e triste allo stesso tempo…grazie mille, Letizia, per averlo condiviso con noi! 1 bacio! 🙂

  • Sono contenta che il mio racconto sia arrivato al cuore, io ho voluto ricordare quell’omino buffo che ha fatto parte della mia infanzia e quello di raccontarvi la sua storia mi è sembrato il modo più giusto per farlo.

    Vi ringrazio per i vostro commenti mi hanno fatto veramente piacere!

  • Grazie anche da parte mia, Lety… un ringraziamento che mi permetto di estendere a tutte le ragazze ed i ragazzi che stanno condividendo con noi queste dolci storie… storie di sguardi particolari sulla vita, di espressioni, di sogni confinati in un mondo “parallelo”, di affettuosità, di gesti “da Matto”, eppure così veri, forse troppo per noi che non siamo più abituati alla semplicità… storie di PERSONE, appunto…
    Grazie, di nuovo, a tutti. 😉

  • Aiutoooooo non sono abituata a tutti questi ringraziamenti!!

    Non mi resta che mandare un grande abbraccio a tutti!!

    Lety

  • Grazie anche da parte mia Letizia… mi ha molto emozionato il tuo racconto: le immagini con cui hai scelto di descriverlo, gli echi della voce di quest’uomo, la sua pronuncia sdentata e simpatica, persino il merlo indiano che lo imitava… la poesia di Omero che canta verso delle bimbe.

  • Il bello è che sono tutte cose vere, io le ho soltanto ricordate!
    Pensa che il merlo indiano è ancora vivo e vegeto! Si chiama Cecco!

    Un bacione…

    Lety

  • Ciao a tutti!
    La mia amica è stata proprio brava a raccontarvi di Omero! Ebbene sì..io ero con lei quando Omero ci cantava la canzone o quando Omero passeggiava urlando “Viva l’Italia” e ho i lucciconi ripensando a quanto è bella l’infazia e a tutti i ricordi che ci sono legati! gli stessi lucciconi che ho per la nostalgia di cio’ che è passato..di Omero e di tutte le persone che come lui hanno segnato la nostra vita!
    Grazie Lety!
    Ti voglio bene!
    Sara (illi)

  • Ringrazio tutti quelli che hanno letto questo racconto la mia migliore amica Sara compresa cha ha condivisto l’infanzia con me insieme a questa bella esperienza e che mi ha lasciato un commento bellissimo, mi sono pure commossa! Ti voglio bene!

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