Tu cosa ne dici? – ultimi pensieri sparsi

Ecco le ultime (in ordine d’arrivo) considerazioni di chi ha mandato il proprio pensiero “generale” su “Album di Famiglia” piuttosto che la recensione brano per brano:

Ho ricevuto il tuo cd Simone da qualcuno che già ti conosceva ed ammirava e sono rimasta molto colpita da ogni singola parola. Conoscevo te e qualche tuo testo ma ascoltare questo album e’ stato come avere un colpo di fulmine… Amore al primo ascolto… Ogni testo mi ha provocato emozioni e ogni volta che ascolto alcune canzoni mi proiettò nelle parole e nelle situazioni come se le stessi vivendo in prima persona e ciò credo sia molto bello ed intenso perché non è da tutti far vivere una storia a pieno come se la si leggesse come se semplicemente la si vivesse in quel preciso istante… Avrei molte cose da aggiungere ma questa mail sarebbe troppo lunga quindi ti dico solo che sei molto bravo e sensibile e ciò non è da tutti. Spero di vederti presto dal vivo… È approfondirò la conoscenza di te adesso che ho scoperto la tua arte. Con stima. Barbara
Barbara Profumo

Un album che evoca il passato e i ricordi con ironia, sensibilità e ottimismo. E’ un inno alla vita e all’amore. Un vero piacere ascoltarlo. Grazie!
Ester Piemonte

ALBUM che dimostra la piena maturità raggiunta dall’UOMO e dal CANTAUTORE!!!!!!
COMPLIMENTI

ARTURO UGON

Simone non delude mai! Un altro bellissimo cd, forse il migliore, in cui affronta temi piuttosto forti quasi con dolcezza. Mi sono piaciute molto tutte le canzoni, ma una in particolare (Il Sipario) mi ha colpito perchè è stata ispirata da un piccolo teatro del mio paese che sta sopravvivendo grazie alla passione e alla dedizione delle persone che lo gestiscono. Ringrazio Simone per aver dato voce a questa causa…
Ancora tanti complimenti e grazie per un altro bellissimo capolavoro! =)
Roberta

Roberta Contri

Salve, mi chiamo Chiara, ho 24 anni, scrivo dalla provincia di Taranto, e questa è la mia personale recensione:

Amore. 
Ogni brano di “Album di famiglia”, mi fa venire in mente la parola “amore”; in senso lato ovviamente. Forse è l’album di Simone Cristicchi con più “amore” dentro. Amore per la propria famiglia, per la propria Terra, per la propria casa, per la propria vita, ed anche per la morte. 
D’altronde, il titolo lo preannuncia: l’album, le storie di questa “famiglia” che è un pò la famiglia “Italia”.
E mi fa piacere ascoltare che il piglio polemico, quel tono di rivolta verso tutto ciò che è sincero, non solo continua ad esistere, ma si affina. La provocazione e l’ironia, in “Album di Famiglia”, vengono raccontate mediante storie, che a loro volta raccontano emozioni. 
I temi cari per Simone, presenti anche nei precedenti album, ci sono tutti. Ma c’è un contributo in più, una consapevolezza, forse anche una maturità maggiore. 
E’ sempre piacevole vedere come Simone utilizzi un linguaggio che, come quello che usava Montale, fa “poesia”, utilizzando “parole comuni”. Non c’è bisogno di un linguaggio aulico per esprimere un contenuto reale e sentito, come non bastano belle parole difficili, a rendere un guscio vuoto di significato, più attraente.
Ed è quindi con piacere che mi lascio coinvolgere dall’amore di ogni brano, in un viaggio che mi porta a smettere di avere paura per una cosa che non possiamo controllare, come la morte, e ad avere rispetto e pietà per il nostro passato; niente retorica, niente pretese di insegnare qualcosa a nessuno. Solo voglia di prendere la vita con più leggerezza, e di fermare a riflettere su quello ciò che siamo.
Non viviamo per essere felici, ma siamo felici per vivere.

Grazie Simone.

Cordiali Saluti
C. Chiego

Chiara Chiego

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