Ombre e luci

Come profanare un luogo sacro: questo sento, mentre cammino nel silenzio fatto di ombre e luci, di porte scardinate, di vetri rotti e di inferriate arruginite. La pace, conquistata da lunghe mani di verde che stringono l’edificio di polvere e graffi, annulla ogni richiamo alla sofferenza, alle grida, alle risate di allora. E’ tomba aperta, ma che il tempo ha trasformato in museo, bugiardo.
[MB]

  • Caro Massimo,
    grazie per questo pensiero cosi’ ben pensato. A volte si trova qualcuno che riesce a leggere e interpretare quel che abbiamo in animo.
    L’ho trascritto con cura su un foglio e ci ho riflettuto su … ne ho ricevuto pace la stessa a cui hai fatto cenno. Qualche anno fa ho visitato quel luogo e ho voluto che con me ci fossero mia figlia e mia madre. E’ stato un lungo viaggio… ancora grazie.
    Lola

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