Quest’Italia precaria

Meno male che c’è Carla Bruni, se no l’unico tormentone radiofonico del momento sarebbe il brano di Valerio Scanu sul far l’amore in tutti i modi, in tutti i laghi e così via. Invece Meno male. Che è il brano che Simone Cristicchi ha portato sul palco del Festival di Sanremo, un azzeccato ritratto dell’Italia superficiale, imbecille e provinciale degli anni zero. Quella che mentre si specchia nelle sue discusse rappresentanti mediatiche all’estero, sente crescere sotto i piedi una tensione sociale sempre più inquietante. Nel frattempo questa Italia della crisi la si ritrova, con ironia, anche in Grand Hotel Cristicchi, nuovo album del cantautore con il quale abbiamo parlato.

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