Un Artista completo

Applausi scroscianti e risate a denti stretti (ma anche sguaiate). Momenti di commozione e poi per tutti la certezza/convinzione che questo ragazzone e’ ormai un artista completo, che non e’ scivolato sulla piu’ canonica delle bucce di banana: quella dell’ autocelebrazione e del gongolarsi dei risultati ottenuti e dei premi conquistati, ammirandosi allo specchio!

Alle 18 in punto di ieri Giovedi’ 25 Febbraio 2010 (con l’introduzione di Cinzia Zanfini, la padrona di casa) alla Feltrinelli di Firenze, non c’era piu’ un posto libero per poter assistere all’incontro di Simone Cristicchi con il suo pubblico: se c’erano nei paraggi dei bagarini, avrebbero venduto posti soppalcati a cifre esorbitanti

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  • Salve… Ma QUando scende qui in siciliaaaa?

  • Dopo Maria, certo che siamo davvero al completo! xD
    (Mi ha fatto un effetto davvero strano, devo ammetterlo.)

    nota di Max:
    un uomo, anzi un Artista davvero libero non costruisce recinti “preventivi” alla sua Arte: il paesaggio (in questo caso musicale) sta negli occhi (e nelle orecchie) di chi guarda (e sente). Negli occhi ed orecchie di CHIUNQUE, non solo di chi sappiamo già esserci affine. Solo così si va davvero (e non a parole) “dall’altra parte del cancello”. E, soprattutto, solo così si è liberi. (sorrido)

  • Sarei anche d’accordo con te, Max, ma Simone i “recinti preventivi” prima di oggi se li era costruiti eccome, per poi demolirli in un’occasione, per come la vedo io, di visibilità (visibilità non indifferente, comunque); detto questo non voglio creare discussioni, mi sono solo ricordata del “De filippi? Tiè!” dei concerti e mi è parsa una cosa un pochino ipocrita. Non per il discorso di chi ascolta Simone (anzi tutti dovrebbero farlo e sono la prima a dirlo) ma tuttalpiù del contesto in genere. Tutto qui.

    risposta di Max:
    Tranquilla Marialaura, qui nessuno è depositario di verità assolute (io no di sicuro!) ed è invece interessante scambiare opinioni proprio con chi diverge dalla propria, di opinione. (lo dico sorridendo e in sincera amicizia) Vedi, una volta pensai e scrissi provocatoriamente che “la coerenza è la virtù dei morti”, tanto per dire quanto poco personalmente mi convica l’immobilismo del pensiero e dei comportamenti, pur di rispettare un qualche totem di “coerenza”. Entrando più nel merito, un Artista, se lo è davvero, sa distinguere i livelli di comunicazione, senza per questo tradire in nulla, ma proprio in nulla, le proprie idee, i propri profondi convincimenti. Ascolta poi la canzone “Meteora” del nuovo album di Simone, e vedrai come anche il tuo sospetto di leggera ipocrisia cade. Specie se pensi che anche chi lo invita in trasmissione ha sentito tutte le canzoni dell’Album. (sorrido) Un caro saluto e a presto!

    Max
    PS – La vera ipocrisia si nasconde bene invece, credimi, in alcuni apparenti integralismi di coerenza di facciata. Ah, quelli sì, che… (“Tu non accontentarti di restare in superficie, ma scava nel profondo oltre la radice e le apparenze” – da: Che Bella Gente)

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