I minatori (cinesi) d’oggi

cminLa Cina produce, infatti, circa il 40% del carbone mondiale e nel comparto operano cinque milioni di persone. Una realtà che fa registrare il maggior numero di incidenti al mondo per quanto riguarda l’estrazione del fossile. Gli incidenti in questo settore rappresentano, infatti, la seconda causa di mortalità accidentale in Cina (dopo le vittime della strada), con quasi 6mila decessi in media ogni anno.

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cmin2La causa di questo elevatissimo numero di morti bianche sono i bassissimi standard di sicurezza. Secondo Saws le regole di manutenzione delle miniere, infatti, spesso vengono ignorate dalle compagnie e dalle stesse autorità statali preposte ai controlli. Guasti al sistema di ventilazione, frane o esplosioni sono eventi all’ordine del giorno, in grado di trasformare i tunnel a centinaia di metri sotto terra in trappole mortali. Drammatiche anche le condizioni di lavoro degli operai, con turni di quindici ore quotidiane e un giorno di riposo mensile. Tutto questo per uno stipendio di 800/1000 yuan (72/90 euro). Moltissimi i minatori, infine, che soffrono di gravi danni alla salute: oltre la metà degli affetti nel mondo da pneumoconiosi (una malattia dei polmoni causata dall’inalazione di polveri) vive, non a caso, in Cina, per un bilancio di 15mila casi l’anno.

da: inail.it

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