TeleAforismi

Una televisione intelligente dovrebbe spegnersi da sola, quando non ha nulla da dire.

E’ probabile che il servizio pubblico in TV sia sempre stato lì: in fondo a destra.

Le risposte ai quiz televisivi sono più interessanti delle domande. Il problema è che sempre più spesso le risposte date dai concorrenti sono giuste.

Nei dibattiti in televisione c’è sempre qualcuno che si lamenta per essere stato interrotto. E spesso discutere dell’interruzione è il suo unico ragionamento convincente.

Molti conduttori credono di essere davanti ad uno specchio: si accorgono più di come sono pettinati di quello che succede durante la trasmissione.

Un comico che non fa ridere ha sempre una possibilità: in una trasmissione televisiva, non far ridere è un mestiere molto apprezzato.

Per fare la letterina non occorre avere dei numeri.

Le interruzioni pubblicitarie sono una benedizione, per gli incontinenti.

Un film vietato ai minori al cinema, in tv diventa un film per tutti, con un bollino rosso in un angolo dello schermo.

L’esperto è colui che in televisione può dire qualsiasi cosa senza preoccuparsi di essere compreso.

La TV al plasma è una grande invenzione: finalmente qualcuno potrà decidere di appenderla al chiodo e cambiare sport.

Il destino del varietà televisivo è di diventare, prima o poi, uniforme.

Cambiare troppo spesso canale con il telecomando fa scaricare più velocemente i neuroni, della batteria.

Un politico non dovrebbe mai partecipare ad una trasmissione televisiva, se i sondaggi gli sono favorevoli.

Spesso gli psicologi vanno in TV per fare esperienza, come aspiranti chirurghi in un obitorio.

A chi urla in televisione è ignota l’invenzione del microfono.

Nel reality show attori non professionisti fingono realmente di saper recitare.

E’ molto peggio un conduttore faziosamente imparziale, di un conduttore irritantemente fazioso.

Per quanto eccezionali possano essere le condizioni climatiche, se un telegiornale inizia con le previsioni del tempo, è facile prevedere che non vi siano notizie di rilievo.

Ti ho visto in televisione!” – esclama euforico un amico. “Ma se ci conosciamo da vent’anni!” – ribatte l’altro.

Di un vero “flop” non si deve mai poter parlare.

Il problema dell’Auditel è che usa solo la bilancia e non il metro: se pesi 120 chili sei statisticamente un obeso, anche se sei alto due metri e venti centimetri.

Se ci fosse solo una persona davanti ad un televisore, molti continuerebbero a pianificare palinsesti per un indistinto “pubblico televisivo”.

Per mentire in televisione spesso si è costretti a dire la verità.

[Max]


PS curiosità:
Quando l’Ombra era LiberoPensiero nel maggio 2003

  • Questo non sapevo dove postarlo, ma volevo condividerlo qui. Oggi avevo il pomeriggio libero, e l’ho passato passeggiando per le vie del centro, a piedi, a ritmi lenti. Attratta dalle librerie come un bambino può essere attratto da un negozio di dolciumi, sono entrata. Non cercavo un libro in particolare, ho guardato un po’ di libri di viaggi, di fotografia, e di fianco ai libri di religione e sociologia, sono incappata in “Vita liquida”, di Zygmunt Bauman. Riporto qui qualche riga delle prime pagine che ho letto in libreria. Scusate se il post risulterà più lungo del dovuto: “Un attimo. In una società liquido-moderna gli individui non riescono a consolidare i loro risultati in proprietà durature: basta un attimo perché le attività si trasformino in passività, e le abilità in disabilità. Le situazioni in cui si opera e le strategie formulate per operare in tali situazioni invecchiano rapidamente e diventano obsolete prima che gli attori abbiano avuto una qualche possibilità di apprenderle correttamente.”

  • Hai fatto bene a postarlo Chiara. Avevo letto qualcosa su quel libro, prima o poi lo comprero’: quel solo passaggio vale l’acquisto credo. Siamo davvero mutanti (per dirla con Baricco, “I barbari”)ma e’ difficile prevedere quale sia il limite, data l’assenza di forme e confini certi…spero almeno che la natura ci concedera’ le pinne sul dorso. un saluto.

You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.