Utopia Possibile

FOGGIA. La canzone di Simone Cristicchi nel convegno sulla pischiatria.

” A Palazzo Dogana, si è aperta con un momento intenso ispirato dalla canzone vincitrice a Sanremo, la tavola rotonda “L’utopia possibile”, dedicata alla legge 180 e alla svolta nella psichiatria. Il dibattito, di alto livello considerati i partecipanti, in rappresentanza di enti, istituzioni e sanità pubblica, è stato dalla corrispondenza alla famiglia di un paziente dell’Ospedale Psichiatrico San Girolamo di Volterra, inserita da Cristicchi nel testo musicato.”

(L’articolo prosegue su Garganopress)

[RedazioneSlacciata]

  • E’ molto importante la presenza di Simone anche in questi ambiti di confronto per cosi’ dire “istituzionali”. Spesso l’artista, vedendole realta’ e la VERITA’ da un’angolazione differente, puo’ farsi promotore e catalizzatore di nuove riflessioni critiche e si spera della ricerca concreta di nuove soluzioni. Bravo Simone ancora una volta!

  • la legge Basaglia, in alcuni ambienti medici , sembra dimenticata.
    La “cultura” del farmaco, in assenza di altre culture, prevale come unica risorsa alla malattia…..
    La storia personale dimenticata….inascoltata….
    Diventa veramente ardua l’mpresa di ricostruire la propria identità, laddove chi detiene il sapere in fatto di salute e di malattia, è a sua volta vittima della paura dell’ignoto, che la conoscenza di altre culture comporta.
    La superficialità, l’ignoranza con cui a tutt’oggi vengono messi in atto certi ricoveri ne sono la riprova.
    E tutto nel silenzio di chi dovrebbe portare luce in quella zona d’ombra chiamata malattia mentale che spesso solo il malato saprebbe illuminare se ascoltato.
    “Sapere è potere”……….oggi il sapere serve solo ai perdenti….”chi pensa perde”……
    “……..questa è una chiara conferma del detto di Jung, che uno schizofrenico cessa di essere tale quando incontra qualcuno dal quale si sente compreso”. R. D. Laing L’io diviso

  • verissimo quello che dite…
    La legge nei suoi intenti é positiva, purtroppo, ci dcomntriamo quotidianamente con una realtà dura e molto diversa da quello che Basaglia immaginava, una realtà, molto lontana dall’offrire un concreto aiuto a chi soffre di una malattia mentale e alla sua famiglia. Se tanto é stato fatto, tanto resta ancora da fare.. E spetta a noi, solo a noi che viviamo l’oggi, guardando al passato.

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