Il personaggio di Valentina

Il suo nome è MariaSanta, di bassa statura, ma io non ci faccio caso visto che sono alta quanto lei, per me è normale; i suoi capelli d’avorio e i suoi occhi grandi neri e sgranati, ti scrutano, anche se non te ne accorgi. Non ha più denti e il suo mento un pò sporgente per la loro mancanza gli dà un tocco di dolcezza e malinconia. Veste sempre di nero. Lei è una tipa tosta, ti fa domande, è curiosa, vuole sapere chi entra nel suo territorio.

Ha una particolarità, non ti tocca o ti sfiora mai… quando ti passa accanto, anche se lo spazio per poter passare è minuscolo, calcola bene le distanze e verifica se riesce a passare senza sfiorarti altrimenti decide di rinunciare aspettando che tu ti sposti. Io, ormai, la conosco da una vita, per mezzo di un’amica. Eppure, ogni volta che mi vede, mi chiede chi sono, e se frequento la scuola e quando le dico, sì, studio lingue, lei risponde sempre allo stesso modo: mio figlio, ha lavorato in Germania.

Adesso MariaSanta non ci vede più tanto bene, è come se avesse la gelatina negli occhi. Dice filastrocche con parolacce ma a me fanno sorridere e lei lo sa. E un minuto dopo recita un padre nostro e un ave maria… in fondo anche lei è Santa.

[di Valentina]

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