Simone al Battiti Live / 2


Lo so, sono una tortura con i miei tempi dilatati che mi fanno postare una cosa per volta… Ma meglio di niente, no?

  • Grazie Manila!!

  • e qual’ è il problema manila cara?????
    In ritardo ma sempre ben accetto e bellissimo…….baci

  • Certo. Grazie Manila!

  • Sono un’ educatrice e volevo solo sottolineare che le parole della canzoni sui “matti”sono proprio vere. Grazie

  • IL PUNTO DI VISTA…
    Ciao Simone. Sono Antonio. Come il personaggio della tua canzone. Ieri, insieme al mio amico Teo (che ha la tua stessa capigliatura), ho avuto la mia “Giornata Simone Cristicchi”. La aspettavamo. Ero lì, alla Fnac della mia amata città: Torino. E dopo al Sermig, l’Arsenale della Pace, al tuo spettacolo. Dopo la presentazione ho atteso per avere il tuo autografo (o “firma”, come troppo modestamente l’hai definito tu). Ma quello a cui più tenevo era esprimere quello che penso su quello che fai. Su cosa riesci a comunicare. Su “come” riesci a comunicare. Peò mi sono bloccato; emozionato. E sono riuscito a dire soltanto: “Ciao Simone. Sono Antonio. Sono psicologo. Mi interessa il tuo punto di vista”. Fine. Molto significativo! MA “QUALE” PUNTO DI VISTA????? Dopo con Teo ci abbiamo scherzato: “Che figura di m… Ho Simone davanti, ho l’occasione di parlargli e di dirgli quanto apprezzo quel che fa e… faccio scena muta!”.
    Quindi te lo dico qui, al forum. Perché ci tengo davvero.
    Sai, Simò: dopo la tua vittoria a Sanremo parlo spesso di te coi miei colleghi. Psicologi nelle Asl, nei Centri di Igiene Mentale, nelle cooperative e associazioni dove l’utenza è varia: disagio psicologico, patologia, tossicodipendenza; malati psichiatrici, semipsichiatrici. Tante etichette. E ci sono tante opinioni sulla tua canzone, sul lavoro che stai facendo. A volte sento frasi come: “Cosa ne sa lui di malattia mentale?”, oppure: “Perché non lascia questo tema a chi ha la competenza di trattarlo?”. E io dissento. Dissento e difendo il tuo lavoro. Perché tu, Simone, hai un dono. Un dono speciale. Che tanti miei colleghi non possiedono: hai una sensibilità straordinaria. Quella che ti permette di entrare in empatia con gli altri. Di comprendere il loro dolore con il cuore e con la testa. Sai Simò: non è da tutti. Questa idea me l’ero già fatta, e dopo aver visto il tuo spettacolo ne sono fermamente convinto. Ho tifato fin dall’inizio perché la tua canzone vincesse Sanremo. Dicevo a tutti: “Vedrete: vincerà Simone. Un messaggio così importante non può non arrivare alla gente”. E hai vinto. E sai, Simò: non hai vinto solo tu. Hanno vinto tutte le persone, i Matti e gli operatori dei Centri di Igiene Mentale che hai visitato. Perchè sei riuscito a dar loro una voce. E hai permesso che questa voce arrivasse anche al pubblico, alla gente “normale”, a quelli che si definiscono “Sani”.
    Sai Simone: i nostri lavori si assomigliano. Entrambi utilizziamo le parole. Anche se con finalità diverse. Ma, in ogni caso, per comunicare. Le parole sono importanti. Sono il tramite tra noi e gli altri. Come un ponte da attraversare.
    E ieri sera, col tuo spettacolo, sei arrivato al cuore e alla testa di noi tutti. Come solo un grande cantautore (passamela, questa, perché ci credo) sa fare. Ho visto bambini sorridenti, giovani emozionati, vecchi rapiti da questo giovane menestrello di nome Simone Cristicchi.
    Continua sempre così, Simone. Perchè la società di oggi, che spesso parla ma non comunica, che sente ma non ascolta, ha bisogno di un grande comunicatore come te.
    Ora ti saluto, (virgola, aspetto) caro Simone. (punto, mi fermo)
    E spero “a presto”, come hai scritto ieri pomeriggio sul mio libro. Sul tuo libro. Ciao.
    Antonio

  • Grazie Manila, non importa se i tempi sono dilatati!!! 🙂

  • Grazie mille, Manila, anche da parte mia… ben vengano sempre i “tempi dilatati” , se l’attesa si conclude con qualcosa di bello… 🙂

    Ne approfitto per ringraziare anche quanti, come Antonio, sono passati, passano, passeranno qui nel Blog Senza Lacci a raccontare Simone e il suo splendido progetto con gli occhi e il cuore di chi conosce fin troppo bene quella realtà, da qualsiasi parte del cancello l’abbia vissuta, comprendendo quindi appieno, senza pregiudizi nè sofismi gratuiti, il senso profondo di un lavoro che ha voluto gridarne con sincerità la dolorosissima durezza ma anche la nascosta bellezza . Grazie a tutti voi, davvero tanto, perchè quando un artista sceglie di percorrere con coraggio una strada diversa da quelle consuete, assumendosene onori e soprattutto oneri, quando decide di fare del suo talento e della sua sensibilità dei viatici per affrontare muri bui e spessi, quando dimostra che non necessariamente Arte e disimpegno assoluto devono andare a braccetto, e che divisimo ed esibizionismo non sono le uniche mete, è fin troppo facile dargli addosso…
    Ma se a dimostrargli affetto, stima, calore, sostegno sinceri sono anche persone che quel mondo lo vivono o l’hanno vissuto, che lottano per dargli voce e per farne conoscere luci ed ombre, allora tutte le farneticazioni e le prese di posizione diventano sottili nuvole facili da spazzar via. E quell’affetto, quella stima, quel calore, quel sostegno, solidissimi binari sui quali continuare a correre…
    Grazie ancora… 🙂

  • Grande, grande, grandeeee Simone!!! E un grazie a Manila=)

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