Ti Regalerò Una Rosa
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare
Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare
cesare
6 Mag, 2008
Grazie per aver regalato rose
a chi riceve solo spine
e nonostante le rette danarose
viene ancora spedito al confine
del mondo.
Grazie per aver regalato rose
agli indifferenti
e agli stolti
che per un po’ di commozione
si sono sentiti assolti.
Forse sarebbe meglio un girotondo
intorno a un manicomietto privato
dove i matti, chiamati degenti,
sono chiusi di nuovo.
Contro la tua volontà, caro Cristicchi,
la tua canzone
sa tanto di presa per i fondelli.
Contro la loro volontà,
ma non è sequestro di persona (?)
i matti, chiamati degenti,
sono stati chiusi di nuovo,
senza processo, per tre mesi o a vita,
con un progetto di riabilitazione
per la colpa d’essersi ammalati.
A trent’ anni dalla legge ‘Basaglia’
su questi luoghi, su queste creature sfortunate
è calata una nebbia fitta come il silenzio.
Se di notte si ode un lamento
i vicini mormorano:
sono i canneti scossi dal vento.
yle95
24 Giu, 2008
è passato + d 1 anno da qnd qst canzone ha vinto il festival di sanremo ma ogni volta ke la riascolto mi provoca le stesse identike emozioni della prima volta in cui è stata cantata
sn rimasta stupita da cm qst autore sia riuscito a parlare d 1 problema così grave in modo da farlo arrivare a tt noi giovani
baci
‘me 95
osmida
25 Giu, 2008
” la depressione è l’incapacità di provare emozioni…sensazione di essere morti mentre il corpo è ancora in vita…il depresso è incapace di provare gioia….è proprio l’incapacità di provare emozioni che rende la depressione così pesante da sopportare…” I cosiddetti sani E. Fromm
grazie, per averci fatto rivivere attraverso l’emozione di poche note di una canzone, per la gioia di esserci, come “portatori sani” del pensiero senza il quale la riflessione su ciò che è bene e ciò che è male non ci sarebbe….un alito di vento “perchè su troppe stragi comporta il silenzio!” B. Brecht
elisa
10 Ago, 2008
scusa amore solo questa canzone sa chi siamo..bellissima e piena di sentimento!! giuro…non ci lasceramo mai!!
giuseppe
29 Set, 2008
Bravo…Simone Chisticchi…è una canzone stupenda…davvero… significativa…te lo dico io…che mi dicono che sono matto…pazzo…un pericolo… ma mi chiudo dentro di me…e scrivo poesie…anche d’amore…poesie…tristi…d’amore… di nostalgia…e ricordi… però…il soggetto della canzone…almeno… per quello che ho capito…si è buttato dal tetto…visto che voleva volare…io ho una forza dentro…che mi fa continuare a vivere… anche se scrivbo poesie…per la mia donna…che nn c’è più…purtroppo…
per fortuna che hanno chiuso anche i manicomi…nn potevo resistere lì dentro…nn capiscono il bisogno che abbiamo di essere amati e rispettati come persone…
ora nn ti annoio più..e nn annoio tanto meno voi…lettori…perchè avrei tante cose da dirti e da dirvi…
un bacio a tutti…siete delle persone sensibili…siete delle persone…umane….
ciao a tutti
564
8 Ott, 2008
CI SONO METAFORE NELLA CANZONE
Marinella
5 Nov, 2008
La canzone e’ stupenda, fa’ effettivamente venire i brividi.
Io o quasi 43 anni, e purtroppo conosco un posto simile, che non e’ un manicomio, ma ci si avvicna molto, la mia nonna paterna e’ stata rinchiusa in una casa di cura, e anche li’ se ne vedono di tutti i colori, compresa la mia nonna che ricordava solo il passato,
La tristezza negli occhi del mio papa’ che puntualmente tutte le settimane era li’ per farle visita e portare cambi puliti,mentre lei lo scambiava per suo marito, insultandolo e dicendogli parolacce, perche’ mio nonno l’aveva lasciata sola motissimi anni prima, finche’ un giorno il mio papa’ decise che noi nipoti non dovevamo piu’ andarci, effettivamente anche per noi non era una cosa bella da vedere.
Ora mia nonna nonce’ piu’, ma rimane il ricordo di quel posto ben tenuto e molto curato, ma comunque non la casa dove io andavo a passare le girate con mia nonna.
osmida
7 Nov, 2008
riascoltarla ogni volta “Oh, l’inesplicabile conforto di sentirsi al sicuro con una persona, senza dover soppesare i nostri pensieri o misurare le nostre parole”
(Shoshone….saggezza pellerossa)
marco
4 Dic, 2008
qualunque cosa dicessi con le parole esprimerebbe molto meno di quanto sento con il cuore
maria
20 Gen, 2009
per me questa canzone è veramente importante e poi è anche molto bella
catia
26 Gen, 2009
Quanta verità c’è in queste parole…in questa canzone!!!”i matti siamo noi,matti siamo appunto per la società,per chi è insensibile quando nessuno ci capisce,quando siamo noi stessi,e quando soffriamo perchè ci sentiamo traditi…
a volte ki è sensibile a lungo andare va considerato un matto!!! grazie Simone perchè in fondo con questa canzone mi hai fatto pensare che c’è anche chi ha un cuore più sensibile di fronte a chi si sente solo e incompreso…Ti voglio infinitamente bene….Catia.Ciao.
Anonimo
4 Mar, 2009
SEI UN VERO DURO MI PICE QUELLO CHE AI SCRITTO UN VEROCOMPLIMENTO
Anonimo
4 Mar, 2009
mi commuovo nel leggere e nel ascoltare un brano dove la disperazione ha varcato la soglia di non ritorno,quella della morte.I brividi mi assalgono e mi lasco andare a un dolore profondo capendo la disperazione di chi non ce la fa più ;(
Paola
5 Mar, 2009
Sempre una meraviglia!! 🙂
Valeria
7 Apr, 2009
No capisco bene l’italiano,ma questa canzione e stupenda!!!
Barone
17 Set, 2009
Qualche anno fa’ ho regalato 48 rose X conquistare una ragazza, in conpenso da Lei ho ricevuto spine.
quando ascolto Cristicchi, mi commuovo, xche’ penso ancora a Lei, Erica.
grazie Cristicchi, DIO ti benedica.
marco
21 Feb, 2010
Grazie Simone, leggi dentro me e trasforma in melodia ogni mio piccolo dolore.
marco
Anonimo
22 Mag, 2010
Complimenti per la canzone, è davvero stupenda! Mi ricordo che lo stesso anno di quando uscì il testo portai come tesina d’esame di maturità, il tema della diversità, in particolare i malati di mente…esposi anche il testo di “ti regalerò una rosa” e l’esame fu un successo! Grazie ancora Simone!
Lily
13 Feb, 2011
chi mi darebbe lo spartito?
Giuditta
14 Mar, 2011
Bravo Cristicchi.. Una domanda.. Sei impegnato sentimentalmente? Bhè ti vorrei conoscere 😉
ale
30 Apr, 2011
Sei un grande! Dici che esiste uno spartito x pianoforte