A Misterbianco, io c’ero!

Misterbianco

NOME: Simone
COGNOME: Cristicchi

In tempo. Comincia il concerto.”Un italiano vero” in rock riscalda la piazza. La gente capisce che ci sarà da divertirsi e così il piazzale si riempie. Vai Simò che c’è tanta gente! Canta, salta, recita, si muove. Accanto una ragazza canticchia tutte le sue canzoni, dietro un ragazzo parla del blog. Mi presento: “Ciao sono Tabata!” Non un attimo fermo. Canzone dopo canzone, pezzo dopo pezzo, ormai hanno tutti capito. E’ un’artista non fa canzonette. Ha forza e carica bene ogni pezzo con la sua eccentrica espresività. Il gruppo lo segue, Olen con il suo violino incanta tutti, Andrea al basso è bravo, molto bravo. Le note della fisarmonica lasciano riconoscere a tutti il motivetto della siciliana “Studentessa universitaria“. Arriva la Morlacca che, anche questa volta, ha ripetuto la sua magia.

Le luci si spengono e il concerto finisce. Aspetto pazientemente che Simone finisca di firmare autografi, scambiamo quattro chiacchiere con Olen e Andrea. Olen s’improvvisa vigile e con maestria dirige la fila dei ragazzi che aspettano la loro foto autografata. Anche questa volta Simone è riuscito a conquistare tutti e chi magari si trovava lì solo perchè non c’era nient’altro da fare state sicuri che al prossimo concerto non mancherà. Fin’ora mi avevano raccontato quello che è in grado di fare sul palco, finalmente l’ho visto con i miei occhi. Il puzzle Simone, iniziato tre anni fa circa girovagando su internet, questa sera si è arricchito di un’ altra tessera. Stanco si avvia alla macchina, un saluto veloce e via verso l’albergo.

Che ti devo di’ Simò?
Bravo, complimenti?
No!

L’oroscopo aveva ragione, è stata una serata speciale, fantastica.
Ti dico grazie Simò!

Misterbianco

[testo e foto di Tabata]

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