C.I.M. – Il tuo racconto in scena!

Buonasera Immagina che durante lo spettacolo-concerto del Centro di Igiene Mentale Simone inserisca un breve monologo traendo spunto da quello che… hai scritto proprio tu! Immagina che il tuo racconto od aneddoto sia scelto per essere messo in scena e tu potrai così assistere al concerto in questione e, ovviamente, incontrare Simone di persona dopo lo spettacolo!

Ecco, ora non immaginare più nulla: è tutto vero! Se vuoi avere la possibilità che tutto ciò accada invia il tuo breve racconto (vedi esempio più sotto) all’indirizzo email concorso@cristicchiblog.com e fai vivere il tuo personaggio con l’interpretazione di Simone Cristicchi!

Esempio di racconto da inviare (scritto direttamente da Simone)

Questo personaggio è realmente esistito! L’ho incontrato personalmente al Centro di Igiene Mentale del S.Eugenio. La storia, però può essere anche di fantasia. Bada.

Esempio: C.I.M. – IL “PROFESSORE”

Tutti i giorni viene il Professore, un signore coi baffi e i capelli arruffati, vestito sempre uguale con il pigiama, le ciabatte, una giacca di velluto a coste e un fiore di plastica nel taschino. Il Professore lo chiamano così perché dice che a furia di studiare le cose è diventato matto. Il Professore insegnava Letteratura al Liceo Classico Francesco Vivona, finchè non gli ha dato di volta il cervello e lo hanno allontanato. Il Professore lo riconosci in mezzo a tutti perché è l’unico che sa parlare in perfetto italiano. Però ha una manìa: gli piacciono i cavatappi.

Ti ferma nel corridoio e chiede: “Che c’hai un cavatappi?”. Che poi cosa ci debba fare con tutti questi cavatappi, nessuno l’ha mai scoperto. Come nessuno ha mai scoperto come abbia fatto ad imparare a memoria tutta la Divina Commedia (Inferno, Paradiso e Purgatorio), L’Eneide, L’Iliade e L’Odissea. Ogni tanto mi diverto a chiedergli qualcosa, un canto del Paradiso a caso… ma poi parte come una macchina e non si ferma più.

Certe volte viene a trovarlo qualche suo vecchio alunno; gli porta sempre un cavatappi, e lui sembra contento. Ma poco dopo, guarda un altro e ricomincia: “Che c’hai un cavatappi?… Che c’hai un cavatappi?…”

  • Sei una paziente di un centrro psico sociale con diagnosi di sindrome schizoaffettiva. La dottoressa che ti segue è convinta che tu costudisca un segreto e ti dice che ti devi fidare di lei, che è lì per aiutarti. Ti fidi di lei e un giorno le racconti che quando eri bambina, in una prima mattina di domenica, svegliandoti trovi qualcuno vicino al tuo letto coperto con una coperta che avevi tu in casa che prega. La paziente ha sempre pensato che era la sorella maggiore ma non era lei così da allora si continua a chiedere chi era quella persona fantasma e che cosa volesse da lei. La dottoressa crede che tutto questo se lo sia sognato così le dice che fanno parte delle sue paure e che un giorno le dirà il suo segreto. Bel modo di dimostrare la sua fiducia alla sua paziente e di aiutarla, non trovi?

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