Il playback del pensiero

Esistono termometri più o meno sofisticati delle pulsioni che la musica è capace di suscitare. Alcune volte però la temperatura delle affermazioni gratuite sale in modo un po’ troppo semplicistico, ed è difficile riconoscere il legame tra quello di cui si “discute” e l’argomento principale, che dovrebbe essere e rimanere la musica.

Quale è allora il confine che oggi esiste tra il valore prettamente musicale di un artista e l’alone sempre più largo di gossip, dicerie e malignità varie che si tende progressivamente a costruire attorno al “personaggio”, a quel personaggio che alcuni vorrebbero sostituire all’artista stesso?

L’impressione, insomma, è che esista un diffuso “playback”, non del cantante, ma di chi crede illusoriamente di ascoltare la voce e le emozioni del cantante in diretta, quando invece ascolta e da importanza decisamente ad altro. E molto spesso ciò accade a causa di un ben più pericoloso playback del pensiero. Purtroppo.

Max

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