30/06/2005

“Mi sono iscritto al Premio Musicultura 2005, molti mesi prima di firmare il contratto discografico con la BMG, molti mesi prima che una mia canzone, scritta come tante altre, diventasse popolarissima grazie a migliaia di passaggi in radio e in televisione.

Sono arrivato a Macerata, tra gli otto finalisti in gara, con uno strano e pesante senso di imbarazzo. Mi sono sentito subito al centro dell’attenzione, rispetto agli altri. Nonostante questo, sentivo nell’aria un grande rispetto, insieme a un’ancor più grande aspettativa.

Ho deciso di non presentare al concorso la canzone in questione perché non sarebbe stato leale nei confronti dei miei “colleghi”. Ho preferito far ascoltare al pubblico in sala e ai giornalisti 2 canzoni “nuove”, anche stilisticamente lontane da ciò che mi ha reso conosciuto. Ho mostrato un’altra faccia, bella o brutta che sia. Una decisione che è nata spontanea in me, visto che le malignità gratuite sul mio conto già imperversavano, in quello e in altri ambienti. Alla trama evocativa di “Studentessa Universitaria” ho voluto accostare un brano che mi emoziona molto cantare, “Angelo, il Custode“.

Sul palco, insieme ai miei amati musicisti, ho dato tutto. Come era giusto che facessi, in un’occasione così importante. Sono convinto, al di là dei numeri e dei voti a mio favore, che il pubblico presente mi abbia premiato per la mia essenza e per queste due canzoni. Non per il successo di cui godo (fortunatamente) oltre le mura dello Sferisterio di Macerata.”

Simone (via mail)

  • …verissimo, hai dato tutto e per me che non ti conoscevo è stato “amore a prima vista”, ho votato e ho scomesso con gli amici…per la prima volta…la seconda scommessa è stata Sanremo…attendo serenamente il prossimo CD.

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