Rufus – Il BadaYoga (1a)

Rufus, dopo l’evasione dal Centro d’Igiene Mentale del S.Eugenio (dove peraltro “l’inceneritore di ali funziona impeccabilmente“), trascina via il suo autismo lontano dalla sua cameretta al terzo piano. Fuori, sbeffeggiato dalle bestemmie in tedesco degli uccellini e dal vano tentativo di esorcismo del fruttivendolo con un pomodoro, si diverte a spaventare le vecchiette con urla disumane. Tra un salto ed un urlo, trangugia rapidamente un tramezzino infarcito di tranquillanti. Un errore fatale: pochi secondi dopo arranca con le gambe in pastafrolla e, stanco, si addormenta. Mentre dorme, per gentile intercessione di Guidoni_l’astronauta, strani messaggi provengono dallo spazio.

Forse sarà stato il brusio di questi messaggi, forse il rumore dei passi del suo migliore amico immaginario. Fatto sta che improvvisamente si sveglia, e non ricorda dov’è e chi è. Dentro una tasca dei pantaloni, trova il volantino di un “Corso di meditazione trascendentale Bada Yoga per ritrovare il vostro vero io“. E’ l’unico indizio che può seguire, e decide di raggiungere la sede badayogica per capire cosa gli stia succendo. Ma ne è consapevole: “eh, non è facile!“.

BadaYoga (1a)

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